mercoledì 30 luglio 2014

Leggere insieme… ancora!


CopertinaLIA
copertina del gruppo facebook "Leggere inseme... Ancora!"
Una settimana fa è nato un nuovo gruppo su facebook: Leggere insieme… ancora! La sua nascita un po’ improvvisata ma molto voluta, ha creato aspettative che, sinceramente, hanno sorpreso perfino me! Ma un attimo, che devo partire bene dall’inizio! …

C’era una volta una mamma che decise di aprire un blog. Storia comune a molte mamme, lavoratrici e non. Nel sviluppare questo suo blog la mamma decise di fare una pagina tutta dedicata ai libri, per bambini e non, perché a questa mamma piaceva molto leggere! Così, un giorno scoprì il “Venerdì del Libro” di Homemademamma e da lì entro in mondi fantastici fatti da tante storie diverse finché non trovò il posto dove si sarebbe fermata per un po’: La Biblioteca di Filippo.

martedì 29 luglio 2014

L’acquario


DSC_0004
Prima di cominciare una premessa doverosa…. il nostro acquario non è per niente alla altezza se avete visto e super mega strabiliante acquario di Mammager! Ma:
  1. lo hanno fatto da soli (l’unica cosa che ho fatto io è stata appendere i pesci)
  2. erano in 6 bambini dai 15 mesi ai 9 anni
Il nostro acquario è nato molto tempo fa nella mia testa, da un post visto in un blog e da una idea arrivata nel vedere il cartone che conteneva 12 litri di latte vuoto.

domenica 27 luglio 2014

10 reminders per me stessa

Oggi, durante la mia domenica in relax a casa..... mi sono capitati dei momenti di stress che poi, a rifletterci, avevo "creato" da sola. Dunque mi faccio un riassunto per me stessa nella speranza di non cadere, di nuovo, inciampando sempre nello stesso sasso:


  1. Urlare a Lucia "Lucia!!!!!" perchè lei smetta di urlare ad Angela "Angela!!!" non serve a niente. Loro fanno quel che vedono! 

domenica 20 luglio 2014

Dove si compra la pazienza (dai 0 ai 3 anni)


f18810895f18792127f18817407f18831055

La pazienza, non si vende in negozio. Se qualcuno la vende venga subito a informarmi! Una soluzione comunque sembra esserci, perché possiamo trovarla dentro di noi. E dunque, cosa possiamo fare per ottenere più pazienza?

sabato 19 luglio 2014

Intelligenza Interpersonale


DSC_0014

Coinvolge tutto il cervello, ma principalmente i lobi pre-frontali. Riguarda la capacità di comprendere gli altri, le loro esigenze, le paure, i desideri nascosti, di creare situazioni sociali favorevoli e di promuovere modelli sociali e personali vantaggiosi.

Si può riscontrare specificamente nei politici e negli psicologi, più genericamente in quanti possiedono spiccata empatia e abilità di interazione sociale. In alcuni politici……… oserei dire!

La parola chiave è EMPATIA. Una parola della quale si parla spesso, una qualità che non dovrebbe mancare a nessuno. A me è successo che qualcuno si complimentasse con me e mi dicesse che sono una persona empatica. Lo considero davvero un complimento. Non è facile sempre saper mettersi al posto degli altri.

L’empatia è molto importante per qui deve educare, soprattutto i bambini piccoli, perché significa rendersi conto dei loro bisogni anche quando loro non possono esprimerli a parole. E dunque logico pensare che chi educa in maniera empatica possa aiutare i bambini a sviluppare in modo automatico la loro empatia verso gli altri.

#giochi: giochi di ruolo e di gruppo, simulazione di vita adulta (cucina, ferro da stiro, giocare a fare la maestra ecc.)

#libri: libri sulle professioni, visita alla Biblioteca (i libri sono di tutti non solo nostri….) 

#attività: cambio di ruolo, cucinare insieme alla mamma, invitare amici a giocare a casa e andare a giocare dagli amici (le situazioni di gioco per tutti non vanno vissute solo a scuola) ecc.

DSC_0006

venerdì 18 luglio 2014

Urlo di mamma


bacini di farfalla

Oggi per la prima volta voglio fare la recensione di un libro che “non mi piace”. Un libro che mi ha sconvolta e fatto soffrire. Un libro che, come lo specchio della matrigna mi ha detto in faccia la verità e mi ha lasciata perplessa, triste. Un libro che aiuta a guardare dentro di noi per trovare la forza di reagire. Perché questa settimana si parla di pazienza e di rabbia...

“Urlo di mamma” è la storia

giovedì 17 luglio 2014

La biblioteca comunale: un diritto per tutti


DSC_0014

Qualche mese fa sono andata in Biblioteca con Lucia e sono tornata a casa triste triste perché non avevano voluto fare la tessera a mia figlia di 4 anni.... La tessera va fatta dai 6 anni, mi hanno detto. Io non ci sto, pensavo. Non può essere che nascano ovunque progetti per incentivare la lettura come Nati per Leggere, Leggere per Crescere ecc. e che in biblioteca non facciano la tessera ai bambini sotto i 6 anni. Non va bene. Io invierei la tessera con il benvenuto del Comune!

martedì 15 luglio 2014

Decalogo della pazienza


urlo di mamma
Chiedo spesso dove vendono la pazienza e ora che sono ormai 2 settimana che sono a casa con tutti i miei 3 meravigliosi figli sentivo urgente il bisogno di trovare davvero la pillola magica per portare pazienza. Ed ecco che mi arriva! Grazie a “Edukame”, un portale spagnolo che offre ottimi spunti, ho trovato il luogo dove si nasconde la benemerita pazienza.

Se anche a voi manca, tranquille, non siete sole. Strillare è un diritto di ogni mamma ma si può imparare, con tanta pratica, a gestire gli attacchi di RABBIA.

DECALOGO DI MARIA MONTESSORI

Ho cominciato da poco a leggere libri di Maria Montessori e mi avvicino sempre di più al suo pensiero. Su internet gira questo decalogo, che volevo avere qui, a portata di click, per non dimenticare mai. Ne tornerò spesso per riflettere su ogni punto, credo! 

1. Non toccare mai un bambino se non si è invitati da lui a farlo (in una forma o in un'altra).


2. Non parlare mai male del bambino in sua presenza o assenza.

3. Concentrarsi sul rafforzare e aiutare lo sviluppo di ciò che è positivo nel bambino (sui suoi pregi e i suoi talenti) così che la sua presenza possa lasciare sempre meno spazio per i difetti.

4. Essere attivi nel preparare l'ambiente. Prendersene cura in modo meticoloso e costante. Aiutare il bambino a stabilire relazioni positive con esso.


5. Essere sempre pronti a rispondere alla chiamata del bambino che ha bisogno di voi e ascoltare e rispondere sempre al bambino che vi chiama.


6. Rispettare il bambino che fa un errore e può prima o poi correggersi da solo, ma interrompere immediatamente e in modo fermo ogni uso scorretto dell'ambiente e ogni azione che mette in pericolo il bambino, il suo sviluppo o altre persone.


7. Rispettare il bambino che si riposa o guarda gli altri bambini lavorare o pensa a ciò che ha già fatto o farà. Mai chiamarlo o forzarlo ad altro tipo di attività.


8. Aiutare coloro che sono alla ricerca di un'attività e non riescono a trovarla.


9. Non stancarsi di ripetere le presentazioni a un bambino che le ha rifiutate in precedenza, nell'aiutare il bambino ad acquisire ciò che non è ancora in suo possesso e a superare le imperfezioni. Fare ciò animando l'ambiente con cura, con riguardo e silenzio, con parole gentili e presenza amorevole. Far sentire la propria presenza al bambino che la cerca e nasconderla al bambino che ha già trovato ciò di cui aveva bisogno.


10. Trattare sempre il bambino con le migliori maniere e offrirgli il meglio di ciò che si possiede in se stessi e che si ha a disposizione.












Per un mondo senza dolore

Un giorno tutti saremo felici. Le lacrime, chi le ricorderà?
I bimbi scoveranno nei vecchi libri la parola "piangere" e alla maestra in coro chiederanno:
"Signora, che vuol dire? Non si riesce a capire".
Sarà la maestra, una bianca vecchia con gli occhiali d'oro, e dirà loro:
Così e così.
I bimbi lì per lì non capiranno.
A casa, ci scommetto,  con una cipolla a fette  proveranno e riproveranno a piangere per dispetto
e ci faranno un sacco di risate...

E un giorno tutti in fila, andranno a visitare il Museo delle lacrime:
io li ved
o, leggeri e felici, i fiori che ritrovano le radici.
Il Museo non sarà tanto triste: non bisogna spaventare i bambini.
E poi, le lacrime di ieri non faranno più male: è diventato dolce il loro sale.
...E la vecchia maestra narrerà:

"Le lacrime di una mamma senza pane...
le lacrime di un vecchio senza fuoco...
le lacrime di un operaio senza lavoro...
le lacrime di un negro frustato
perché aveva la pelle scura..."


"E lui non disse nulla?" "Ebbe paura?"
"Pianse una sola volta ma giurò: una seconda volta non piangerò".
I bimbi di domani rivedranno le lacrime dei bimbi di ieri:
del bimbo scalzo,
del bimbo affamato,
del bimbo indifeso,
del bimbo offeso, colpito, umiliato...
Infine la maestra narrerà:
"Un giorno queste lacrime diventarono un fiume travolgente, lavarono la terra da continente a continente,
si abbatterono come una cascata:
così, così la gioia fu conquistata". 

Versi e storie di parole / Gianni Rodari. - Einaudi ragazzi, 1995
Foto: Playa del Silencio. Asturias. Spagna

sabato 12 luglio 2014

E’ tornato novembre? … muffin time!


DSC_0007
Oggi, 12 luglio 2014, novembre è tornato a farci visita. Ho pure fatto un video della grandine e ho dovuto pulire la cucina mezzo allagata perché l’acqua entrava da sotto la porta.

Il piano d’attacco per questa giornata prevedeva visita pomeridiana a Gardaland. Non siamo ancora riusciti a portare i bambini di sera a Gardaland e, visto che luglio non è un mese molto affollato avevamo deciso di andare… ma il rumore dei tuoni in lontananza ci hanno costretto a rimanere fra le mura di casa.

Intelligenza naturalistica


pomodoro
L’intelligenza naturalistica si riferisce alla capacità di capire e comprendere la natura. Questa conoscenza permette a sua volta di poter interagire di forma ottimale con il mondo naturale. E’ l’intelligenza sviluppata nelle persone che lavorano ad alto contatto con il mondo naturale come contadini, biologhi, botanici, ecc.

venerdì 11 luglio 2014

Voglio un abbraccio!


DSC_0011
Ci sono alcuni animali che mi piacciono tantissimo e che amo trovare nei libri illustrati. I miei preferiti sono le farfalle (non poteva essere altrimenti) e i ricci. I ricci, che si dice siano tanto diffidenti e che raramente si avvicinano a un umano. Qui avevamo un riccio che tornava da noi ogni primavera… lo vedevamo sempre venire a cercare da mangiare. L’anno scorso mentre arrivava da noi è stato travolto da una macchina e, purtroppo, l’abbiamo trovato morto davanti al cancelletto di casa. Ovvio, non posso dire fosse sempre lo stesso riccio ma a me piace pensare fosse sempre lui!

Poi trovi una copertina come questa e cosa fai? Vuoi non portarlo a casa? Poverino, ha la stessa faccia della mia piccola quando mi tira del pantalone perché io la prenda in braccio….

giovedì 10 luglio 2014

L’acchiappalibri: tutti hanno bisogno di un libro della buona notte.

DSC_0001
Era una notte di luna piena……

Ecco! Già inizia bene, vero?

Carla Coniglia leggeva serena…..

E’ in verso! bellissimo!

Proprio non poteva immaginare
che l’Acchiappalibri stava per arrivare!

Notte, verso, suspence, un po’ di paura…..

DSC_0002

L’Achiappalibri è entrato nella nostra Biblioteca ieri. L’ho preso in mano, l’ho annusato e l’ho letto… Mi ci sono perdutamente innamorata! E’ bellissimo!

martedì 8 luglio 2014

Flashbook: gioie e dolori della mia prima lettura a ciel sereno


flashbook

Oggi vi devo raccontare la lettura a “ciel sereno” che ho fatto sabato a Verona. La mia prima lettura ad alta voce per bambini… Quanto ero emozionata ve l’ho raccontato già. Per il racconto della lettura ci ho messo un po’, lo so. Ma ora che non c’è scuola il mio tempo al computer non è molto. Inoltre, avevo bisogno di tempo per riflettere, per assimilare l’emozioni buone e brutte, per lasciare che quel poco di amaro in bocca non prevalesse nel racconto. E ora, come faceva sempre mia mamma quando cercava di convincermi di qualcosa, vi racconto il bello e lascio il brutto per la fine.

Le cose belle!:

sabato 5 luglio 2014

Imparare la natura #1: le formiche


DSC_0023

Quanto sono belle le cose che succedono per caso, senza aver predisposto oggettivi. Succede con le cene insieme ad amici, che vengono a fare un giro nel pomeriggio e si fermano fino a tardi perché ci si sente bene in compagni e viene naturale offrire un piatto di quello che abbiamo in frigo, non importa cosa sia.

Della giornata di ieri (qui potete leggere il mio sfogo) oggi mi rimangono solo i ricordi delle cose belle:

Dalla parte dei bambini: la rivoluzione di Maria Montessori


DSC_0007

Ho iniziato da un po’ a leggere libri diversi, non libri per evadere la mente, ma bensì libri per riflettere, per migliorare il mio approccio alla educazione dei miei figli e per diventare più brava nel mio nuovo lavoro, la famiglia. Dal momento che ho deciso di restare a casa con i bambini, di licenziarmi, la mia vita è molto cambiata. In questo mio nuovo mondo ci sono tanti libri, tante nuove scoperte. Una di esse, forse la più coinvolgente, è stata la scoperta della scuola Steiner che sono andata a visitare a fine maggio.

Da questa domenica vissuta “in comunità” sono nati tanti pensieri e progetti.

venerdì 4 luglio 2014

Sentirsi soffocare....

Oggi è una giornata no. Ci sono queste maledette giornata NO. Quelle che ti lasciano l'amaro in bocca. Oggi non mi sento bene, la giornata è iniziata troppo presto, non avevo voglia di fare niente e mi sentivo soffocare. Soffocata da Andrea che non vuole stare lontano da me nemmeno 5 minuti. E che è in pieni "i terribili 3". Non ascolta, risponde sempre di no e vuole solo le caramelle. Sono 5 giorni dalla fine della scuola..... e io non so più come fare con lui! 

Vorrei i miei spazi, i miei momenti... ma non mi sono stati concessi. Per il riposino siamo tornati a co-sleeping perchè papà lavora così "Mamma, possiamo dormire con te?" Ed ecco che mi ritrovo in 3 sul lettone, io che vorrei magari scrivere, leggere, prendermi una pausa, mi ritrovo ad essere sdraiata con loro e, alla fine, inevitabilmente, mi addormento....

Sono anche  nei miei "terribili 5 giorni" del mese. Dunque oggi il bicchieri della pazienza si è svuotato in fretta. Ho perso le staffe al 15° no, non voglio mettere a posto, aprimi tutto il pongo e io "quando e no vuol dire no" (che di didò ne aveva già  colori diversi...). E ha cominciato a piangere, per 15 minuti di fila.... E io che di pazienza non ne avevo ne anche un po' l'ho portato giù dalla nonna. Sono tutti 3 con lei. Perché sono fortunata di avere quella valvola di sfogo... che a volte mi fa disperare pure lei ma sulla quale posso contare in giornate come questa. 

Ora, mi rendo conto che urlando non risolvo il problema. Che il mio no fermo non serve a niente, soltanto a far valere di più i suoi di "no"... Che se ha chiesto il pongo in realtà mi stava chiedendo di sedermi a giocare con lui. E mi sento un verme. Ma oggi, è una giornata no.

E ora devo cominciare a sorridere, a cambiare umore (maledetti 5 giorni, i miei cambi di umore sono T R E M E N D I). Devo rilassarmi perchè oggi, dopo 5 mesi, mio marito mi porta a cena fuori, da soli.... e devo godermi il momento. 

Dunque ora vado a dare un bacino ai miei tati e poi a farmi bella per modificare la giornata NO in giornata.... "e dai, che la vita è una sola!"