martedì 15 luglio 2014

Per un mondo senza dolore

Un giorno tutti saremo felici. Le lacrime, chi le ricorderà?
I bimbi scoveranno nei vecchi libri la parola "piangere" e alla maestra in coro chiederanno:
"Signora, che vuol dire? Non si riesce a capire".
Sarà la maestra, una bianca vecchia con gli occhiali d'oro, e dirà loro:
Così e così.
I bimbi lì per lì non capiranno.
A casa, ci scommetto,  con una cipolla a fette  proveranno e riproveranno a piangere per dispetto
e ci faranno un sacco di risate...

E un giorno tutti in fila, andranno a visitare il Museo delle lacrime:
io li ved
o, leggeri e felici, i fiori che ritrovano le radici.
Il Museo non sarà tanto triste: non bisogna spaventare i bambini.
E poi, le lacrime di ieri non faranno più male: è diventato dolce il loro sale.
...E la vecchia maestra narrerà:

"Le lacrime di una mamma senza pane...
le lacrime di un vecchio senza fuoco...
le lacrime di un operaio senza lavoro...
le lacrime di un negro frustato
perché aveva la pelle scura..."


"E lui non disse nulla?" "Ebbe paura?"
"Pianse una sola volta ma giurò: una seconda volta non piangerò".
I bimbi di domani rivedranno le lacrime dei bimbi di ieri:
del bimbo scalzo,
del bimbo affamato,
del bimbo indifeso,
del bimbo offeso, colpito, umiliato...
Infine la maestra narrerà:
"Un giorno queste lacrime diventarono un fiume travolgente, lavarono la terra da continente a continente,
si abbatterono come una cascata:
così, così la gioia fu conquistata". 

Versi e storie di parole / Gianni Rodari. - Einaudi ragazzi, 1995
Foto: Playa del Silencio. Asturias. Spagna