lunedì 18 novembre 2019

La masseria delle allodole

La masseria delle allodole
di Antonia Arslan
Rizzoli


Sinopsi

Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia...




Il 2019 mi sta portando verso letture molto diverse dal mio solito. Piano piano abbandono la la letteratura per ragazzi. O meglio, non mi dedico esclusivamente a quella. Ora dedico più tempo a letture "adulte". Che poi, lo sappiamo, i libri sono libri. Ma la creazione del Circolo dei Lettori di Villafranca ha portato la mia strada verso libri che non credevo di aver mai voluto affrontare. Forse quanto succede oggi nel mondo ha bisogno di letture come questa. Forse.

La masseria delle allodole è un testo impegnativo. A volte un pugno nello stomaco. Ma è anche la bellissima storia di una famiglia, della felicità rubata, del coraggio conquistato, della sopravvivenza nonostante tutto. Della gratitudine. Si, della gratitudine verso chi c'era sempre stato e ora ha bisogno. E' la storia di una caduta libera senza appigli. E di una corda lanciata all'ultimo momento. E' anche la storia dell'indifferenza. E mi ha personalmente posto in un luogo scomodo. Nella consapevolezza che, se una cosa simile successe vicino a noi, sicuramente anch'io diventerei indifferente. Penserei prima a me e ai miei. Possibile? Possibile che io possa aver pensato questo mentre leggevo. Purtroppo si, è possibile.

Mi auguro solo che non succeda mai. E già abbastanza difficile convivere con la sofferenza lontana, quella che oggi si ripete, ma che non vediamo. E quindi.... nulla possiamo. Se fosse vicina.... potremmo qualcosa?