venerdì 3 aprile 2020

Cose che non vedo dalla mia finestra

Prendo spunto dal titolo del libro di Giovanna Zoboli per aprire una finestra che mi porti un po' lontana in questi giorni di chiusura. Dalla mia finestra vedo sempre le stesse cose. E ho bisogno di vedere lontano, un po' come quando sento la necessità di andare al lago (o al mare) per perdermi nell'orizzonte lontano.




"Cose che non vedo dalla mia finestra" è un catalogo di situazioni impossibili, comiche, surreali, esilaranti, stupefacenti raccontate dall'ironia sottile di Giovanna Zoboli e dalla matita di Guido Scarabottolo. Un libro
che racconta con la grazia del paradosso tutto quello che poeticamente è intorno alle nostre vite ma non si lascia afferrare, che pare marginale e invece è lì, sotto i nostri occhi, che non si sa bene come dire e allora si lascia al silenzio dello sguardo, che smette di funzionare o di essere come dovrebbe, ma a cui si vuole ancora un po' di bene, o forse anche moltissimo bene: animali scappati, bici rubate, strade senza nome, edifici mai costruiti, facce difficili da ricordare, oggetti smarriti... 

Prendendo come titolo il libro questa rubrica nasce per legare ricordi attraverso quadri, sculture, libri o qualsiasi cose, dalla finestra, in questo momento di emergenza non possiamo vedere. Ma che ci invitano a guardare oltre, aspettando il momento di poter godere di nuovo quei momenti, luoghi, persone che oggi sono lontani. 

Ana

3 aprile 2020 - Ragazza alla finestra
4 aprile 2020 - Donne sulla spiaggia
5 aprile 2020 - La grande famiglia
6 aprile 2020 - Poesia "Il silenzio" 
8 aprile 2020 - La Nike di Samotracia
10 aprile 2020 - Maddalena penitente di Donatello