sabato 4 aprile 2020

Donne sulla spiaggia - cose che non vedo dalla mia finestra

Prendo spunto dal titolo del libro di Giovanna Zoboli per aprire una finestra che mi porti un po' lontana in questi giorni di chiusura. Dalla mia finestra vedo sempre le stesso cose. E ho bisogno di vedere lontano, un po' come quando sento la necessità di andare al lago (o al mare) per perdermi nell'orizzonte lontano.



"Donne sulla spiaggia" (1898)
Asta Nørregaard (13 August 1853 – 23 March 1933)

A questo dipinto sono arrivata grazie a un altro dipinto dell'autrice (quello che vedete sotto, "una lettrice alla finestra").
E mi è subito entrato nel cuore perchè il gesto di immergere i piedi nell'acqua o di sedersi sulla sabbia... Sarà una delle cose che prima correrò a fare quando potremmo uscire di casa. Entrambe queste donne sono immerse nei loro pensieri che è proprio l'effetto che mi fa il mare. La solitudine del freddo sui piedi e del freddo della sabbia all'alba, quando scappo dal camper per godermi da sola l'immenso. Con un libro e una coperta. 

Mi ricorda inoltre un m io posto del cuore, al lago di Caldonazzo, dove c'è una piccola spiaggia di sassi con un salice piangente che "piange" sulle acque del lago. 

Se invece guardiamo "Una lettrice alla finestra" insomma... se un luogo migliore al mondo per leggere che una finestra che si apre sulla natura? In questa finestra ci sono i riflessi e le ombre. Le ombre che ti fanno sentire un tiepido sole di primavera. La primavera che ha fatto arrivare il primo mazzolino di fiori sul tavolo. 



Lettrice davanti a una finestra aperta
1889 Asta Nørregaard