venerdì 10 aprile 2020

Stasera niente cellulare - Antonio Ferrara

Stasera niente cellulare
Antonio Ferrara
Le rane - Interlinea ed.




«E pensare che è tutta colpa mia. Veramente non l'ho fatto apposta, a far cadere il cellulare del papà. Sono cose che capitano». 

E così, quella sera, Luca e la sua famiglia si trovano a cenare in silenzio, un silenzio mai sentito prima, anche perché il papà, arrabbiato, ha vietato anche la tv. Ma ecco che, a un tratto, è proprio il papà, forse per rompere quel silenzio imbarazzante, a dire qualcosa, e la serata comincia a prendere una piega molto diversa dal solito... 

Consigliato dai 7 anni.

*****

Cosa ha questo libro da donarci oggi? Dal titolo è chiaro l'argomento che affronteremo. La comunicazione continua, senza pause. Sempre collegati al cellulare. E si potrebbe pensare che è un libro per parlare ai ragazzi di quanto sia dannoso starsene sempre con il cellulare in mano, se non che il cellulare protagonista di questo libro non è di un ragazzo ma del papà. 

E allora si capovolge un po' tutto. Perché guardarci allo specchio e vedere i nostri errori può far male. Giusto? Come mai a cena abbiamo il cellulare sul tavolo? Perché lasciamo la TV accesa? 


Chiaro a tutti che la TV si lascia accesa perchè così io posso guardare il cellulare e non sentirmi in colpa. Poi posso rimproverare i bambini, i ragazzi, perchè non fanno altro oltre guardare la TV. Ma noi? Noi che facciamo tutto il giorno davanti a uno schermo?

Ecco, forse non è il periodo giusto perchè durante questa emergenza sanitaria siamo quasi obbligati a essere collegati a PC e cellulare per i compiti, per poter uscire in qualche modo di casa, per restare informati. E invece, proprio questo, potrebbe essere il periodo perfetto per fare una riflessione serie su quanto la tecnologia ci ha allontanati da chi con noi ci vive, da chi è veramente vicino. Forse è proprio il momento di riscoprire "il silenzio".


Di scoprire dove questo silenzio possa portarci. Perché così come oggi non riusciamo a "scollegarci", se ci troviamo nel silenzio non riusciremo a rimanere zitti e forse, solo forse, riscopriremo il piacere della conversazione, del stare insieme, del dedicare le nostre attenzioni, tutte, a chi si è sempre seduto accanto a noi a cena e riempiva il silenzio con il rumore di sottofondo della tv. 

In questa famiglia scoprono tante cose in una sola serata di silenzio:
- cosa significa "avere coraggio"
- immaginare come era il tuo papà da bambino e come era il nonno. E come parlavano, se parlavano. (e inevitabilmente noi adulti andiamo con la mente alle cene senza cellulari)
- la magia delle storie, della lettura di un libro in compagnia. 

A scuola spesso mi chiedono storie per parlare con i bambini e i ragazzi dell'abuso della tecnologia. Insegnanti che cercano proprio storie dove i bambini siano sempre connessi e perdono quella magia del giocare insieme all'aria aperta. E io .... prendo sempre una via traversa. Cerco libri dove i bambini sono "abbandonati" da genitori sempre connessi. E poi parte la conversazioni insieme a loro. Come ti senti quando tuo padre ti chiede di aspettare perchè sta rispondendo a un messaggio? o quando tua madre non alza lo sguardo dal cellulare? Poniamo loro uno specchio davanti. E il messaggio arriva. E come se arriva!

Non posso tralasciare la grande sorpresa finale. Le illustrazioni che Antonio ci regala per scrivere la nostra storia. O quella del giorno dopo di questa famiglia rimasta il silenzio per un po'. 

"Io ascolto in silenzio, guardando il soffitto bianco. Ascolto e penso che sono stato proprio cattivo, a rompere il cellulare. 
E subito dopo penso una cosa strana; penso che invece sono stato proprio bravo."