lunedì 24 marzo 2014

Genitori con il cuore di Jan Hunt – un libro e mille pensieri. Capitolo 1–genitori con empatia e fiducia


Da quando il piccolo mostriciattolo ha iniziato la Scuola Materna a gennaio (2 anni e 9 mesi, come anticipatario), abbiamo visto molti cambiamenti in casa, il più importante di questi è stato il problema, mai avuto prima, di mettere Andrea al letto. Lui è sempre stato un bambino dormiglione, alle 20.30 si diceva a nanna e non si sentiva una mosca. La piccolina nello stesso periodo ha cominciato a dormire con sua sorella e dunque noi avevamo finalmente ritrovato l’oasi di camera nostra, o così credevamo! Dall'inizio della scuola il birbante si alzava più volte e non voleva saperne di dormire nel suo letto. Per questo motivo, mamma avida lettrice qual è, ha comprato dei libri che cercano di aiutare i genitori con consigli per far la nanna e quant'altro.
genitori-con-il-cuore
Nella mia ricerca online sui libri per aiutare i genitori (a 4 anni dalla nascita della prima figlia!) ho trovato questo volume che mi ha convinta grazie a dell'ottime recensioni. Ne ho comprati parecchi ma non vedevo l’ora di leggere proprio questo. Devo dire che, con tutte le cose buone e brutte, questo libro mi ha cambiata, proprio come dicevano le recensioni che avevo letto. Un post è poco per poter sintetizzare tutti gli argomenti di cui il libro parla. Non sono d’accordo con tutti, ma credo sia un libro che merita di essere letto e preso in considerazione. Che apre la mente e aiuta a vedere il mondo, famigliare sopratutto, con gli occhi di un bambino.

Il messaggio principale è: “tratta gli altri come vorresti essere trattato tu” includendo negli ALTRI anche i bambini che, spesso, come dice l’autrice, vengono trattati come se fossero esseri diversi per il semplice fatto di essere bambini. Lei la chiama LA REGOLA D'ORO. Nella mentalità un tantino negativa della mia educazione la frase, se pur molto simile, era: “non fare agli altri quello che vuoi venga fatto a te”. Sottile differenza ma penso proprio, qual donnina sempre positiva che sono, mi piaccia di più la prima, perché del male io preferisco non fare a nessuno ma vorrei anche fare del bene cosa che nella seconda frase non è implicito (anche se potrebbe sembrare!).

Il libro si divide in 6 capitoli:
  1. Genitori con emopatia e fiducia
  2. Vivere con un bimbo piccolo
  3. Vivere con i bambini
  4. Educare i bambini
  5. Aiutare i bambini ad apprendere
  6. In difesa dei bambini
Ogni capitolo ha bisogno di un post tutto dedicato a se. Oggi vorrei approfondire il primo capitolo, il più corto ma anche quello che più mi ha colpita.

Nella Introduzione e nel Capitolo 1–genitori con empatia e fiducia, l’autrice spiega quanto male fanno i maltrattamenti introducendo l’argomento base del libro e cioè: i bambini si comportano così come vengono trattati. Non sono mai stata una mamma che maltratta finché non ho letto questo libro e ho capito, ahimè, che anche una sculacciata o un urlo fatto in momento di stanchezza è maltrattamento. Ed è proprio questo che mi ha sconvolta, dover arrivare a leggerle un libro per capire, per mettermi nei panni dei miei cuccioli e vedermi con i loro occhi quando, sfinita dopo una giornata faticosa, non riesco a controllare la rabbia….

Nel primo capitolo dice “nessun adulto migliora il proprio comportamento se viene picchiato, sgridato, insultato, criticato o punito”. E io mi sono immaginata al mio posto di lavoro, quando il capo mi sgridava o se la prendeva con me. Effettivamente, a me passava la voglia di lavorare e non solo non facevo di meglio ma anzi, meno facevo meglio era!!!!

Mi sono confrontata con la mia dolce metà e per 7 giorni abbiamo controllato la nostra rabbia, niente grida nemmeno per la nanna, pace, serenità…. è stato difficile (e lo è ancora adesso… a volte, mea colpa, urlo ancora) ma abbiamo visto il cambiamento. I bimbi sono più tranquilli, sereni. 

Adesso devo cercare un libro su come controllare la rabbia. Perché si, giusto, non urlare, essere gentile, ecc…. ma mica ti dice come fare! E con 2 su 3 in età dei così detti “capricci”….. non è mica facile! Infatti lei consiglia di aspettare almeno 3 anni tra un bambino e l’altro perché fino ai 3 anni hanno bisogno di molte attenzioni….. su questo non sono d’accordo ma….. E a quanto pare lei (l’autrice) ne ha solo 1 di figli!

Per finire vi lascio un elenco su come avere fiducia nei bambini che a me ha fatto riflettere ed spero vi sia utile anche a voi:
  1. capiamo che tutti i bambini fanno del loro meglio in ogni situazione
  2. confidiamo nel fatto che i bambini sono piccini ma i loro bisogni vanno presi sul serio
  3. sappiamo che non è realistico aspettarsi che un bambino si comporti benissimo in tutte le occasioni
  4. riconosciamo che dietro al “cattivo comportamento” c’è il tentativo del bambino di comunicare un bisogno importante come meglio può
  5. impariamo a guardare al di là del comportamento esteriore del bambino per capire che cosa pensa e come si sente
  6. ci accorgiamo che in modo splendido il bambino ci insegna cosa sia l’amore.