domenica 19 aprile 2020

Un'idea di felicità

Un'idea di felicità
di Luis Sepúlveda e Carlo Petrini 
Guanda ed. 


La felicità è ancora di questo mondo? In un'epoca frettolosa e spesso cupa, dai ritmi di vita e di lavoro innaturali, dov'è finito il tempo per la vita, per la persona, per la condivisione? C'è ancora, è la risposta di Luis Sepùlveda e Carlo Petrini, purché sappiamo trovarlo, rubando ai nostri giorni frenetici lo spazio per far germogliare un seme, per scambiarci un aneddoto spezzando il pane, o per fare la nostra parte nella battaglia per un mondo più sostenibile e generoso. Dall'Amazzonia al cuore dell'Africa, dall'esperienza amara dell'esilio all'abbraccio collettivo di Terra Madre, ricordi e pensieri di due autori d'eccezione si intrecciano in una conversazione che attraversa attualità e letteratura, gastronomia e politica, difesa della natura e della tradizione. Tra incontri e racconti, storie di grandi leader e di piccoli eroi del quotidiano, Petrini e Sepùlveda ci guidano alla ricerca di quel diritto al piacere che è oggi il più rivoluzionario, democratico, umano degli obiettivi. Con la lentezza e la saggezza della lumaca, però. Perché anche noi possiamo smettere di correre verso una destinazione ignota, e ricominciare pienamente a esistere.

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Ci ha lasciati Luis Sepùlveda. Spesso quando un "scrivente" muore si va alla ricerca dei suoi libri per leggere, per stare vicino a lui, per tornare a quella amicizia che unisce lettori e scrittori anche se non si sono mai conosciuti di persona. Perché chi ti racconta una storia fa con te una parte di strada. E tornare su quei passi diventa una sorta di omaggio. Di Luis avevo letto soltanto le favole per bambini. Bisognava correre ai ripari. Ho guardato i suoi libri ma in questo periodo, chi sa perchè, faccio veramente fatica a perdermi nelle storie. Preferisco leggere libri che mi raccontano e mi parlano in modo diverso della vita. Ho letto libri sul coraggio e sulla felicità. Saggi. E tra tutti quelli di Sepùlveda mi sono soffermata su questo e l'ho preso in e-book (al momento cartaceo non  era disponibile). Che dire. L'ho divorato in poche ore. Mi sono fatta una bellissima chiacchierata con questi 2 autori e ne sono uscita con un sorriso sulle labbra e la consapevolezza che il mondo lo si cambia nelle piccole cose e che tante piccole cose possono portare a grandi, enormi cose. 

Il libro è diviso in 3 parti:
- Conversazione tra Carlo Petrini e Luis Sepùlveda. 
- Sette idee di futuro di Luis Sepùlveda
- Sette idee di futuro di Carlo Petrini

Nella prima parte ci troviamo davanti a una intervista / chiacchierata a 4 occhi tra i 2 autori. Carlo Petrini parte dal libro "Storia di una lumaca..." per parlare di lentezza, un'idea che accomuna entrambi perchè nella lentezza c'è la ricerca della vera felicità che si nasconde nelle piccole cose. Sopratutto nella convivialità del cibo. Carlo Petrini e fondatore di Slow Food e Presidente di Terra Madre. Gli aneddoti della vita Sepùlveda non mancano e ti sembra davvero di parlare con un amico. Molti i riferimenti alla storia dell sud-america e alla politica. 

"{...}il diritto al piacere. Inteso non come lusso, ma come la libertà che ti garantisce gioie semplici, anche solo passeggiare per la tua città, contemplare la vita, guardarti intorno e scoprire piccoli elementi di felicità."

Entrambi condividono la ricerca della felicità nelle piccole cose. Ed entrambi danno al cibo e al momento in cui ci sediamo insieme a tavola un'importanza fondamentale per quella felicità. E se ci pensiamo, effettivamente, molti momenti felici della nostra vita sono legati al cibo. A me capita di aspettare con ansia il Natale perchè ci sarà il torrone. Almeno quando vivevo in Spagna era così, purtroppo la tradizione in Italia del piatto di torroni come dolce l'ho persa ma è ancora uno dei miei più bei ricordi felici. Oggi, ad esempio, faremo la carne alla braccia. I miei figli non vedono l'ora e so per certo che ricorderanno sempre i loro papà che accende il fuoco. Oppure le fragole! Quando finalmente è stagione di fragole! E le cene in famiglia. Il pasticcio a Pasqua. O anche, semplicemente una pizza in compagnia. 

"Non importa come sia composta la base del piccolo gruppo umano che è la famiglia, non importa se sia un vincolo ufficiale, o religioso, o di altro tipo. Conta il loro sedersi a tavola, consumare la narrazione del cibo, intessere la narrazione del giorno. Non è un aspetto esclusivo della società occidentale, né di quella moderna. In tutte le vecchie culture, il momento sublime della vita è sempre stato questo, intorno al fuoco, insieme."

Da leggere e sottolineare tutto il passaggio su Allende che intervistato da un giornalista francese spiega in poche parole che la rivoluzione, le rivoluzioni, servono solamente per avere la felicità. 

"Questa rivoluzione si fa per vivere e essere felici, non per diventare una dittatura." 

E poi i tanti riferimenti alla saggezza contadina e degli artigiani. 

"Chi lavora la terra, chi fa il pescatore, chi sa rapportarsi con la natura per procurarsi nutrimento in maniera rispettosa è una persona da conoscere e da ascoltare. Spesso sono ritenuti gli ultimi, i più umili, ma a ben vedere possono insegnarci tanto, spiegarci molto della vita."

Poi ci sono le 2 parti con le "Sette idee di futuro" in cui gli autori parlano di:
- Un'idea di felicità
- Un'idea di letteratura / gastronomia
- Un'idea di sviluppo
- Un'idea di condivisione
- Un'idea di nutrimento
- Un'idea di natura
- Un'idea di politica

Ognuno raccontando di se, con le proprie idee e riflessioni. Cosa è la letteratura o come si può cucinare senza sprechi. Sembrano 2 temi lontanissimi e invece in questo libro trovano una strada comune. Quella dei piccoli piacere, della condivisione, della felicità. Raccontare a tavola, a fine giornata, quanto si è successo. Condividere il racconto davanti a un piatto preparato con amore. 

"Perché quando si narra la propria giornata, la descrizione non è mai fedele. L’immaginazione dà sempre un contributo e arricchisce il gesto semplice di condividere la propria esperienza del quotidiano. E cos'è questa, se non letteratura? Perché la letteratura consiste proprio nel raccontare la realtà con il contributo dell’immaginazione, che la fa più presente, più ricca, più stimolante, le dona una capacità di seduzione maggiore che riflette, semplicemente, quella della vita stessa."

Insomma mi è piaciuto davvero molto e ho scoperto molte cose che non sapevo, conosciuto persone straordinarie che si prendono cura delle loro comunità.