martedì 5 luglio 2016

L'Albero di Natale

L'albero di Natale
Julie Salamon
Illustrazioni di Jill Weber
Sonzogno ed.

"Chiunque abbia avuto un amico o lo sia stato, sa che ci vuole un sacco di lavoro. Questo è vero sopratutto quando uno degli amici è un essere umano e l'altro è un albero. (...) Di fatto molte amicizia tra umani se ne avvantaggerebbero  se le persone si sforzassero di capirsi reciprocamente come lei si sforzò di capire il suo albero." 




Questo libro mi ha conquistata già dalla copertina. Non ne avevo mai sentito parlare ma vedendolo (in un gruppo FB di acquisto libri usati) l'ho voluto a tutti i costi. Non so bene perché. Arrivato stamattina, letto senza (quasi) sosta. 

Potrei dire che è un libro magico. Da nessuna parte si dice che sia un libro per bambini/ adolescenti. Ma io lo farei leggere già dai 10 anni. 120 pagine in un piccolo formato per narrare la storia di un albero, di una bambina e del uomo che farà "vivere per sempre" il loro legame. 

La storia narra della ricerca del albero di natale perfetto. Il capo giardiniere del Rockefeller Center ogni anno cerca l'albero simbolo del Natale newyorchese. Nel 1995 l'albero fu donato dal Convento del New Jersey. Da quella donazione nacque anche questo libro, secondo l'autrice frutto della fantasia. 

Il nostro giardiniere, il protagonista del libro, trova questo abete norvegese, perfetto, bello, grande, frondoso. L'albero di cui avrebbe bisogno per il Rockefeller Center. Albero, così si chiama questo altro protagonista, vive però in un convento. Suo Anthony, la nostra (stupenda) protagonista lo ha visto crescere ed è cresciuta con lui. La Madre Superiora lascerà a lei la decisione se donare Albero oppure no.

Così nasce un legame tra Suor Anthony e il nostro giardiniere. Un'amicizia che durerà anni. Visite al giardino, chiacchierate, lezioni ai bambini sugli alberi. Attraverso la narrazione di piccole storie che raccontano la sua vita, Suor Anthony ci fa dono della sua presenza, fino a quasi diventare una di famiglia. Poche pagine ma un personaggio che davvero rimarrà con me per molto tempo. 

"Non capitava quasi mai che restassimo delusi. Scoprivamo sempre qualcosa che io non avevo mai visto prima. Qualcosa di nuovo e meraviglioso"

E Albero? Lui è presente in ogni racconto perché è parte della vita di Suor Anthony e del convento. Ed entrerà a far parte della vita di tutti i newyorchesi. Scoprire la cura e l'impegno che ci vuole per accendere l'Albero del Rockefeller Center mi ha lasciata perplessa! Chi lo avrebbe immaginato! 

Leggetelo! Non ve ne pentirete!