E' da un po di tempo che non scrivo. Non uno di quei post per cui questo blog è veramente nato. Uno di quelli che mi fanno da psicologo. Scrivo solo di libri. Anche loro cercano di guarirmi. Ma non sempre ci riescono.
Oggi è una giornata ventosa, molto ventosa. Il vento mi fa arrabbiare. Anche se oggi il vento ha rinfrescato questo caldo di luglio.
Oggi sono stata in compagnia di amici. A un compleanno. I bambini si sono divertiti tantissimo. E io dovrei essere felice. Ma non ci riesco. Sono mesi che non ci riesco. Voglio sorridere e tornare ad essere quella di 2 anni fa. Quella che scriveva di primi passi, di allattamento. Quella che scriveva per loro, di loro. Ed era felice di dedicarsi in corpo e anima a loro.
Oggi non trovo un modo per passare del tempo di qualità con i miei bambini, I loro giochi mi annoiano. Penso di aver sempre cose più importanti da fare. E so che non è così. Che loro sono la mia cosa più importante.
Oggi mio marito dorme sereno. Dopo 2 mesi e mezzo di malattia e di dolore. E di paura. E di solitudine. E non so se riesco a farle capire quanto lui sia importante per me. Per noi.
Oggi mia mamma mi aspetta. Come ogni giorno. Aspetta che io le dica quando potrò andare in Spagna a trovarla. E io aspetto. Aspetto perché quest'anno non potrò andare e non glielo posso dire.
Oggi non trovo il libro che mi faccia svuotare la mente e leggere senza pensare ad altro. Oggi va così.
Dove la trovo la forza di alzarmi domani, passare la mattina con i bimbi, cucinare il pranzo e la cena, sistemare? Dove la trovo la forza di non urlare? Dove ritrovo la Ana di 2 anni fa? Quando l'ho persa?
In fondo io lo so cosa devo fare. Ma, rinunciare a quanto fatto fin ora, ne varrà la pena? Posso, potrei, davvero tornare al mio piccolo Bacini di Farfalla e a loro?