martedì 6 maggio 2014

Mio padre

Oggi è il compleanno di mio padre e mi sembra il giorno adatto per sfogarmi un po'! Mio padre ed io non ci parliamo da più di un anno. Tante cose sono successe prima, tanti litigi ci sono stati, ma erano stati tutti superati. Questa volta però non ho voluto cedere. Sono testarda anch'io come lo è lui. Troppe volte ho ceduto perché mia mamma mi chiedeva di farlo. E poi... insomma, prima o poi dovrà ammettere di aver sbagliato e dovrà dirmi che le dispiace, se le dispiace ovviamente. 


Mio marito dice che alla fine ricorderò solo le cose buone. Lo spero davvero. A me lui manca tanto. Da una parte vorrei smetterla di essere arrabbiata e parlare con lui e dimenticare. D'altra però so che non è più possibile dimenticare, che a volte ci facciamo del male ma che io le cose che ho detto le avevo dentro da quando lui è andato via da casa e ha lasciato mia mamma. Che per molto tempo avevo fatto finta di niente, di star bene, che non importasse il fatto che lui avesse lasciato la sua famiglia per crearne una nuova. Ma importava, importa! E ci sto male ancora. Ma da quando mi sono sfogata e finalmente gliene ho dette 4, come si dice, mi sento più tranquilla, con la coscienza a posto.

Forse la maternità mi ha cambiata... che dico forse, sicuro! Sono cambiata eccome! Ora vedo gli errori dei miei e cerco di non ripetergli. Sono stati dei genitori fantastici, mio padre per 17 anni, poi da lontano mi ha comunque sostenuta ma non era la stessa cosa... Ora che sono madre non mi compro vestiti per comprarli ai miei figli per esempio. Loro sono al primo posto! E con questa consapevolezza mi è ancora più difficile capire perché mio padre mi ha lasciata, dove ha trovato la forza per andarsene. Lui, da sempre, mi ha detto che lasciava mia madre ma non me... Io, da sempre, le ho detto che lasciava sia lei che me perché non ci sarebbe stato la sera prima di andare a dormire, per il bacio della buona notte. Perché se avevo bisogno di lui dovevo chiamare ed aspettare. Lui c'era si, certo, ma non subito. 

Ovviamente molto del rancore è dovuto anche alla malattia di mia mamma che da depressione si è evoluta fino al punto di doverla abbandonare in un ricovero. La sua malattia e difficilmente gestibile in casa, ha bisogno di sorveglianza costante e io sono stata costretta a scegliere lei o la mia famiglia. L'ho ricoverata quando ero incinta di Lucia, la mia prima principessa. Ogni giorno mi sento malissimo perché non posso badare a mia mamma, non posso portarmela qui in Italia, non posso darle tutti i baci che si merita. E, credo, di questo do la colpa a mio padre e per questo non riesco a perdonarlo. Nella sua promessa di matrimonio aveva giurato di proteggerla!

Non so se mio padre ora è felice. Spero di si. Spero che prima o poi capisca che ora tocca a lui e che la sua testardaggine abbia una fine.... e che arrivi in tempo!

Buon compleanno papà, nonostante tutto ti voglio un mondo di bene!