martedì 15 aprile 2014

Quando all’improvviso trovi un tesoro


DSC_0008Arrivata primavera è ora di cambio armadio, pulizie, ordine….. Io ho cominciato con la libreria perché in questo ultimo mese il numero di libri nuovi arrivati per le pesti è considerevole, dunque bisognava mettere ordine. E’ così che ho ritrovato questo libro, che apparteneva a mia nonna paterna e che porta il nome di una mia zia. Mia nonna sicuramente lo leggeva a lei… La Cenerentola!









Con il libro tra le mani mi sono venuti tanti ricordi di quando ero piccolina e andavo a trovare la nonna. Per prima cosa mi ricordo le prime parole che ho imparato in italiano, perché scritte su un piatto/ricordo appeso sopra la libreria: “Vedere Napoli e poi morire”. Mi viene il sorriso quando ricordo questo piccolo piatto con il Porto di Napoli che mio padre aveva regalato ai suoi come ricordo del suo viaggio in Italia.

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Immediatamente mi viene in mente la libreria dei miei nonni. Avevano una colazione stupenda di libri in miniatura, piccoli meno di una mano. Ma erano titoli importanti, Cervantes, Pirandello…. ma scritti in libretti che sembravano per le bambole.

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Poi si usciva in corridoio e lì, in attesa di noi nipoti, c’era l’unico gioco rimasto in casa. Un armadio per le bambole, di legno verde, con delle rose rossa dipinte a mano. C’era una culla di vimini e una bambola un po’ rotta. L’armadio era pieno di vestiti… erano i giochi delle mie zie! Ma ricordo che c’erano gli appendiabiti sempre in legno e i vestiti erano stupendi seppur un po’ malconci. Ci passavo dell’ore a giocare (o così sembrava a me).

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Nella camera accanto, che era stata quella delle zie, c’erano questi libri di quando erano bambine. A dire il vero ne ho più di uno ma questa Cenerentola è davvero particolare. Prendendola in mano si sente ancora l’affetto di mia nonna e l’importanza che lei dava alla lettura.  E ricordo che lei, quando ero malata e veniva a casa per stare con me la mattina, lei mi leggeva sempre un libro. Ho questa immagine in testa: io nel lettone dei miei e lei su una sedia accanto al letto con il libro in mano… Non era ricca mia nonna e, penso, questo libro all’epoca non doveva essere economico.
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Questo piccolo tesoro ritrovato, poverino, è ora conciato maluccio, ma era un libro i cui personaggi SI MUOVEVANO! Oggi troviamo i Pop-Up ma vi ricordate, avete mai avuto, uno di quei libri che giravi con un cordoncino e cambiava immagine? Io ne ho 2 di quando ero piccola e sono lontano dalle mani dei miei tati perché mi si spezzerebbe il cuore se si rompessero. Ogni tanto ne prendiamo uno e lo guardano insieme a me…
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Non solo il libro in se è meraviglioso ma racconta anche una epoca. Perché Cenerentola, in questo libro, invita ogni tanto a far merenda a Palazzo le sorellastre, perché lei è tanto buona….. Quanto era diversa l’educazione allora… Ma questa è un altra storia!

DSC_0017E si racconta che, essendo tanto buona quanto bella, Cenerentola concesse il perdono alle sorellastre crudeli e alla matrigna invitandole, di tanto in tanto, a fare merenda a Palazzo