di Kyoichi Katayama
Traduzione di Marcella Mariotti
Salani
Sakutaro sta andando in Australia, ma la sua non è una gita qualunque: porta con sé le ceneri di Aki, morta a soli diciassette anni di leucemia. L'Australia è la terra che Aki ha sempre sognato ed è là che lui disperderà le sue ceneri. Comincia così il racconto di Sakutaro, che rievoca il loro primo incontro, gli appuntamenti dopo la scuola, il lento e dolce avvicinamento tra i due ragazzi. E infine la malattia, il ricovero, la disperata fuga dall'ospedale...
"Ma amare una persona significa pensare che lei viene prima di tutto. Se non avessimo abbastanza cibo, darei a te la mia parte. Se avessimo pochi soldi, piuttosto che acquistare qualcosa per me, comprerei quello che tu desideri. Se mangi qualcosa di buono tu, è come se avessi la pancia piena anch'io, se sei felice tu, allora lo sono anch'io. Questo significa amare una persona. Credi che esista qualcosa di più importante? A me non viene in mente nulla."
Il libro inizia con un viaggio, il viaggio per spargere le ceneri di Aki. Tra i ricordi di quando si sono conosciuti, del loro amore che cresce e della malattia. Poi la perdita. A solo 17 anni Aki muore e Sakutaro rimane solo. Il mondo non ha più senso.
In questo libro pieno di pensieri e riflessioni sulla vita e sulla morte, sulla religione, sull'aldilà, sull'amore si possono trovare mille poesie nei dialoghi tra i 2 adolescenti e anche una fiaba, nei racconti del nonno. Un libro davvero coinvolgente, tenero, dolce. Nonostante il tema difficile che tratta ti lascia una sensazione di pace e conforto.
" "Vedi, io penso che in ciò che c'è ora ci sia tutto. C'è tutto e non manca nulla. Per questo non vedo il bisogno di pregare un dio o di cercare l'aldilà o il paradiso: c'è già tutto. La cosa più importante è rendersene conto." Si fermò un momento. "Quello che non esiste adesso, qui, non ci sarà nemmeno dopo la morte. Quello che c'è qui e adesso invece, continuerà ad esserci anche dopo. Non riesco a spiegarmi bene."
Continuai io: "L'amore che provo per te è qualcosa che c'è qui e adesso, e continuerà ad esserci anche dopo la morte, ecco.""Esatto" annuì lei. "