Tratto da “Come un romanzo” di Daniel Pennac (ed. Feltrinelli)
1. Il diritto di non leggere.
Essere liberi di decidere di fare altro, di non leggere. Senza questa libertà non sarebbe una vera lista di diritti. Fare pause tra un libro e un altro, decidere di dedicare del tempo a un hobby piuttosto che alla lettura; per periodi di tempo a anche per sempre. E’ un nostro diritto.
2. Il diritto di saltare le pagine.
Poter saltare dei punti che riteniamo noiosi no fa di noi “brutti lettori”, anzi.
3. Il diritto di non finire il libro.
Non tutti i libri ci prendono, non tutti ci piacciono. Nessun problema. Possiamo anche abbandonarlo senza sentirci in colpa.
4. Il diritto di rileggere.
“rileggere per il piacere di un nuovo incontro”. Non solo un diritto ma anche un dovere per certi versi.
5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa.
Se pensiamo ai bambini subito ci vengono in mente i libri di Peppa Pig o Geronimo Stilton. No! E perché no? La vera soddisfazione arriva quando i bambini abbandonano Peppa ed Stilton verso nuovi libri. Ma... ci sarebbero arrivati senza aver conosciuto “il libro” attraverso quelli, chiamiamoli, commerciali?
6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa).
“è questo, a grandi linee, il “bovarismo”, la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per le lanterne dell’universo romanzesco...”
Tornare quindi alle nostre prime emozioni da lettori!
E tu dove leggi? - di Géraldine Collet e Magali Le Huche Edizioni Clichy |
7. Il diritto di leggere ovunque.
Un libro sempre in tasca, ogni momento e luogo e buono.
8. Il diritto di spizzicare.
“quando non si ha nè il tempo nè i mezzi per concedersi una settimana a Venezia, perché negarsi il diritto di passarvi cinque minuti?”
9. Il diritto di leggere ad alta voce.
Più che un diritto è per noi genitori un dovere!
10. Il diritto di tacere.