domenica 19 giugno 2016

La Poesia sei tu

La poesia sei tu
Guus Kuijer
Feltrinelli Kids
illustrazioni di Alice Hoogstad
traduzione di Valentina Freschi

"Un poeta è sempre intento a comporre poesie, anche se da fuori non si vede. Un poeta è sempre al lavoro. Per questo a volte sono distrutta dalla stanchezza, ma non posso farci niente" 



E' uscito a marzo 2016 il quinto libro che Guus Kuijer con protagonista Polleke, la 11enne che abbiamo conosciuto con Per sempre insieme, amen. Ve ne avevo parlato qui

Avevamo lasciato Polleke in un momento difficile. La morte del nonno adorato. Iniziamo questa nuova puntata affrontando subito il dolore della perdita. Siamo in estate, Mimum, l'amore di Polleke, è lontano, in Marocco. Walter, il maestro ora sposato con la mamma, cerca di stabilire un rapporto "nuovo" con lei ora che abitano tutti insieme. Spik, il padre, vive anche lui il lutto anche se con suo padre non parlava per i loro credi diversi. E Polleke continua a scrivere poesie. 

"Io non sono stata in Nepal, non sono tanto capace di entrare in contatto con le mie emozioni, credo. (...) Le emozioni non mi piacciono, mi fanno piangere." 

La morte del nonno è come si affronta la morte è uno dei temi principali di questo libro. Polleke non sa cosa ci sia dopo la morte: non sa se credere in un paradiso, nella reincarnazione... per lei la morte è semplicemente la fine. Non sa come pregare ne se farlo. 

"Avevo creduto che il mondo si sarebbe fermato, ma la vita continua, perché è così che stanno le cose. Non si possono fermare, tranne quando si muore. Il nonno era l'unico che si era fermato, noi andavamo avanti. Le cose stanno così. Bah, che modo di dire stupido" 

Attraverso questo conflitto con i suoi sentimenti Polleke scopre la "cultura" degli altri. Di Spik e il suo credo buddista. Di Consuelo, la amica messicana, che crede che hai morti bisogno offrire ancora da bere e da mangiare. Della nonna che trova consolazione in una piccola lapida, nella cura della tomba e nelle sue preghiere. 

In contrasto con la morte questo libro ci parla molto di amore:
- L'amore del nonno per lei e la nonna con al scelta delle parole da mettere nella sua lapide: "E gli anni gli sembrarono pochi giorni tanto era il suo amore per lei (Gen 29:20)"
- L'amore di Walter e Lili, al mamma, che nonostante le discussioni o forse grazie a quelle rinforzano il loro rapporto. Importante la visione di Polleke della discussione della mamma e Walter. Come genitore mi ha molto colpita perché fa sentire la sofferenza dei figli quando i genitori litigano. E molto matura la reazione di Polleke. 
- L'amore di Lili e Spik che riescono finalmente a trovare il modo di continuare a essere "amici" anche dopo il divorzio.
- L'amore adolescenziale di Polleke e Mimum che si rafforza in questo volume. 
- La nascita dell'amore attraverso il sorriso di Consuelo "Consuelo ha sorriso a Tom con la bocca così spalancata che il sole ha squarciato le nuvole"

Ma perché il titolo di questo libro? Ecco, Polleke dubita anche della poesia e chiede a Walter.  E Walter risponde con questa poesia:

"Cos'è la poesia?
Chiedi mentre punti i tuoi occhi azzurri nei miei.
Cos'è la poesia? E me lo chiedo?
La poesia... sei tu." 

Questa è una poesia di Gustavo Adolfo Bécquer. Un poeta molto presente nella mia adolescenza. La poesia in spagnolo recita:

¿Qué es poesía?, dices mientras clavas 
en mi pupila tu pupila azul. 
¡Que es poesía!, Y tú me lo preguntas? 
Poesía... eres tú.

Non mi convince molto la traduzione, devo ammettere. Poi io avrei fatto un piede pagina per dire l'autore mentre in questa edizione devi andare a cercarlo nelle prime pagine del libro. Oltretutto è nella quarta di copertina nonché il titolo del libro. "Poesia" oppure "la poesia". Voi che ne pensate? Provo a fare una mia traduzione.... 

Cos'è poesia? Dici mentre trafiggi 
le mie pupille con le tue pupille blu. 
Cos'è poesia! E proprio tu lo chiedi?
Poesia... sei tu.

Come vi sembra? 

Bene, come dice la quarta di copertina, in questo libro Polleke si interroga sul mistero della morte e dell'amore, e capisce che anche lei, al di là di ogni religione, crede nella cosa più importante di tutte. Nelle ultime pagine mi si sono inumiditi gli occhi perché anch'io, come Polleke, credo nella cosa più importante...