martedì 4 marzo 2014

Ma che … … palline! ;)

 
Ma pensa un po’! Le piscine di palline non sono solo un gioco! Ma io davvero dovevo arrivare al terzo figlio per cominciare a “studiare” il significato di psicomotricità…. Ora mi sento una mamma incapace!
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Mi spiego. Qualche domenica fa siamo andati al parco giochi interno del Village Verona. Siamo andati a mangiare usufruendo dell’offerta “La domenica a pranzo paga solo il papà” che potete trovare qui. Durante il pranzo un clown si è avvicinato e ci ha detto della area gioco con queste parole: “abbiamo una enorme piscina piena di palline dove oltre a non bagnarti fai anche esercizio”. ILUMINAZIONE…. ma io davvero non ci avevo pensato al movimento che si fa con questo gioco. Che sia il caso di regalarle una piccola ad Angela per il suo compleanno?
palline 1Ovviamente, dietro consiglio del clown, ci siamo andati tutti e ho osservato i miei piccoli, soprattutto Lucia, cercare di nuotare in questa enorme vasca e faticare ad andare avanti. Ottimo esercizio davvero. Inoltre, Andrea, si è divertito un mondo a lanciare le palline fuori e aspettare che “papi” le ributtassi dentro. Anche Angela sembrava divertirsi, tanto è che ha pure saltato il riposino pomeridiano. Non ne voleva proprio sapere di dormire! 
palline 3Ho visto altre piscine come questa, ne hanno una anche a scuola, ma quella del Village è davvero, davvero enorme! L’hanno creata con 4 casette di legno agli angoli, una di queste ha anche uno scivolo. Ci stanno tantissimi bambini ed intorno i genitori non devono prendersi a gomitate per guardare. Davvero ottima pensata.
 
 





Da WIKIPENDIA: La psicomotricità è una disciplina sviluppata in Francia una quarantina di anni fa da Bernard Aucouturier e André Lapierre. Con il termine "Psicomotricità" si intende un insieme di pratiche che utilizzano come principale strumento il gioco e soprattutto il gioco del movimento per accompagnare, e se necessario aiutare, l'evoluzione e lo sviluppo della personalità, intesa come unità di corpo, mente ed emozione, nelle diverse fasi della crescita e della vita. (…) Il bambino, utilizzando questi oggetti nel gioco (la palla, il cerchio, la corda, il bastone, la forma informe), ha la possibilità di scaricare le tensioni interne, di riproporre le proprie emozioni, anche conflittuali, legate alle esperienze della quotidianità, e di elaborare nuove strategie per viverle più serenamente. Il bambino in questo modo trova un'occasione per scoprire le proprie capacità creative, sperimentarle e svilupparle in un ambiente favorevole. Questo è possibile perché gli oggetti utilizzati negli incontri psicomotori hanno la peculiarità, date le loro caratteristiche specifiche, di permettere al bambino di affrontare gli aspetti della sua crescita: il rapporto con le figure genitoriali, con i coetanei, con le richieste dell'ambiente.












 
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PS: Il parco gioco interno del Village Verona offre anche 4 diversi castelli gonfiabili e macchinine da corsa divise in due zone per età. Il costo per entrare è di € 4,00 a bambino. Quando ci siamo andati noi c’era pure il trucca bimbi. Per i genitori hanno creato una zona relax con tavoli e sedie e una macchina per il caffè, ma si può anche stare seduti comodi dentro a giocare / badare ai piccoli.