lunedì 16 marzo 2020

Gridare amore dal centro del mondo

Gridare amore dal centro del mondo
di Kyoichi Katayama
Traduzione di Marcella Mariotti
Salani





Sakutaro sta andando in Australia, ma la sua non è una gita qualunque: porta con sé le ceneri di Aki, morta a soli diciassette anni di leucemia. L'Australia è la terra che Aki ha sempre sognato ed è là che lui disperderà le sue ceneri. Comincia così il racconto di Sakutaro, che rievoca il loro primo incontro, gli appuntamenti dopo la scuola, il lento e dolce avvicinamento tra i due ragazzi. E infine la malattia, il ricovero, la disperata fuga dall'ospedale...

domenica 15 marzo 2020

La bambina e il nazista

La bambina e il nazista
di Franco Forte e Scilla Bonfiglioli
Mondadori

Un romanzo sulla memoria e sugli orrori dell'olocausto, in una storia triste ma coraggiosa, in cui il desiderio della vita prevale sulla mostruosità dello sterminio.




Germania, 1943. Hans Heigel, ufficiale di complemento delle SS nella piccola cittadina di Osnabrück, non comprende né condivide l'aggressività con cui il suo Paese si è rialzato dalla Prima guerra mondiale; eppure, il timore di ritorsioni sulla propria famiglia e la vita nel piccolo centro, lontana dagli orrori del fronte e dei campi di concentramento, l'hanno convinto a tenere per sé i suoi pensieri, sospingendolo verso una silenziosa convivenza anche con le politiche più aberranti del Reich. Più importante è occuparsi della moglie Ingrid e, soprattutto, dell'amatissima figlia Hanne.

giovedì 12 marzo 2020

Mio padre - libro chiuso

Giro pagina
E chiudo definitivamente questo libro. Non ci sarà una rilettura stavolta.
A volte è meglio perdergli che continuare a lottare per un affetto che è solo mio, che tu non senti, che non provi e non capisci. Che esserci vuol dire sempre e non solo quando ti è più comodo. Che quando te ne sei andato il mio istinto mi diceva, già allora, di chiudere quella porta. Ma ho provato e riprovato e riprovato con altre porte, con finestre. La fine era sempre la stessa. Per te è colpa mia. Tu non hai mai fatto niente. Ma.... Da quando avevo 16 anni tu, a darmi il bacio della buona notte, non ci sei più stato. E per essere padre bisogna esserci.

Mi dispiace. Dico davvero. Ma non ho più forze per aprire altre finestre. Ti voglio bene lo stesso. Nonostante tutto.