giovedì 2 giugno 2016

L'indimenticabile estate di Abilene Tucker

L'indimenticabile estate di Abilene Tucker
Clare Vanderpool 
Traduzione: A. Martelli
EDT-Giralangolo 

PREMIO  Newbery Medal Award 2011 
PREMIO ANDERSEN 2013 "Miglior libro per ragazzi oltre 12 anni"



"Se esistono davvero gli universali uno è che le storie sono potenti. E se qualcuno ti fa la cortesia di inventarsi una storia che tu ti possa godere mentre mangiucchi un biscotto allo zenzero, ti abbandoni a quella storia e te la godi fino all'ultimo morso" 

Dalla quarta di copertina:
Abilene Tucker è sola. Perché il padre l'ha mandata a trascorrere le vacanze estive in quella sperduta cittadina del Kansas, tra gente sconosciuta? Che cosa nascondono il suo ospite e la cronista del notiziario cittadino? E che cosa significano tutte quelle lettere e la mappa trovate nella scatola nascosta sotto un'asse del pavimento? Presto Abilene, con due nuove amiche, si troverà coinvolta in una intricata ed eccitante indagine e l'estate che si prospettava così noiosa si trasformerà in una lunga avventura fatta di mistero, passione e amicizia. (...)

Abilene è una ragazzina cresciuta per strada da suo padre. Arrivata a Manifest in treno, salta giù prima di entrare in stazione. A Manifest viene accolta da Shady, il pastore sostituto che aspetta da anni l'arrivo del vero pastore. Abita in una casa un po' chiesa un po' bar. La cittadina accoglie Abilene. Tutti sanno del suo arrivo. Dopo il suo primo giorno di scuola arrivano le vacanze e con esse il tempo dell'ozio. L'unico compito che ha è "raccontare una storia". 

Parte da qui questo romanzo ambientato in due anni diversi, in due periodi diversi ma ancora vicini nel tempo:
- Il 1917: l'anno in cui il padre di Abilene abitava a Manifest. Un periodo storico raccontato da Miss Sadie, dai giornali che Abilene legge e dalle lettere arrivate dal fronte, da Ned, che scrive dalle trincee di una Europa in guerra. Il periodo del Ku Klux Klan, del divieto di bere alcolici, delle "Liberty bond" e della Influenza Spagnola.
- Il 1936: l'estate che Abilene passa a Manifest. L'anno della Grande Depressione, della siccità, del proibicinionismo. 

Molti i protagonista del 1917 che ancora ci sono a Manifest. Attraverso i racconti, le lettere e i giornali Abilene cercherà di scoprire chi è suo padre e perché ha deciso di mandarla la, da sola, senza di lui. E se verrà a riprenderla. 

"La morte è come un'esplosione. Obbliga le persone a prendere atto di cose che si sono lasciate sfuggire" 

Un racconto davvero bello, coinvolgente. 380 pagine piene di piccole storie. Ho fatto fatica all'inizio, a entrare nella storia, ma solo perché ho iniziato questo libro mentre aspettavo notizie di mio marito al Pronto Soccorso e poi mentre cercavo di far passare i minuti mentre lui era in sala operatoria. (Andato tutto bene per fortuna). Ma l'ho lasciato per riprenderlo in un momento più bello perché Abilene non si meritava che io la ricordasse come compagna di "ospedale". Una volta ripreso 2 giorni sono bastati per arrivare alla fine e salutarla, lasciandola in buone mani. 

Un libro dedicato a lettori amanti del mistero e della storia. E anche del romanticismo, perché no? 

Per sapere di più:
- Recensione su LiBeR
- Recensione su Libri e Marmellata 

"- Pare che in questo posto tutti abbiamo qualcosa da raccontare.

- Credo che tu abbia ragione. Il Signore stesso conosceva il potere di una buona storia. Come le parole riescano a raggiungere una persona e ad avvolgerla come una coperta calda."