Lo so, non dovrei scrivere questo post. Ma le mani vanno da sole. 25 giorni fa ero al capezzale di mia mamma, pregando perché se ne andasse tranquilla e senza soffrire. Invece si è ripresa e io sono tornata dai miei figli con la sofferenza di lasciarla la. Ieri abbiamo salutato per l'ultima volta Lorenz. Se n'è andato "il Lorenz". A soli 38 anni.
E io non capisco. Non riesco a capire perché. Perché lui che aveva ancora vita da vivere e gioie da sentire, viaggi da fare, foto da scattare, amici da ascoltare. VITA. Perché lui? Perché non mia mamma? Che è rinchiusa, non riesce a mangiare da sola, non si alza, non cammina, non può godere dei suoi nipoti ne della mia compagnia. Perché lei è ancora qui? A fare cosa?
Ecco, non voglio sembrare crudele. Amo mia mamma tantissimo e anche se mi credevo pronta a salutarla non lo ero davvero. E in fondo sono sollevata di sapere che è ancora qui e che posso sentire la sua voce.
Ma non riesco a capacitarmi che la morte si porti via una persona come Lorenzo e non lei. Adri dice che non c'è niente da capire, lui se n'è andato. Niente altro. Ma ecco, sotto quel telo nella foto del giornale c'è un ragazzo di 38 anni. E non è giusto.
E sono arrabbiata con il mondo e con la vita a volte così ingiusta. E sono triste. Non riesco ancora a crederci. Sorrisi così non dovrebbero spegnersi.
Ieri, in chiesa, ho capito un altra cosa. Che non siamo fatti di atomi, come ci dice la scienza. Non credo ci sia niente dopo, comunque. Ma ora so. Credo. Credo che siamo fatti di attimi. Di attivi da passare con le persone che amiamo. Per poco o per molto tempo. Attimi. Momenti di vita da sfruttare. Attimi. L'attimo in cui Lucia esce di casa sorridendo per andare a scuola. L'attimo che torna con un sorriso ancora più grande. L'attimo in cui le lacrime di Angela si fermano perché è in braccio a "mammina". L'attimo in cui Andrea viene su di notte dicendo che la sua testa non capisce che non deve venire al nostro letto, che i suoi piedi fanno da soli. L'attimo in cui, con un solo sguardo, capisco che Adriano sta pensando la stessa cosa che penso io. L'attimo in cui do un bacio a mia mamma prima di dover andare. L'attimo un cui vedo Lorenz, in pace, con un volto sereno, e mi sembra così bello. Attimi. La vita è fatta di attimi. Belli e brutti. Da vivere tutti. Da far diventare ricordi belli.
Amore. Ieri il prete ha parlato di amore. Viviamo per amare ed essere amati. Senza amore non c'è vita.
Attimi di amore. Questa è... alla fine... la vita.
E se penso a quei attimi con te, Lorenz, io sorrido.