giovedì 1 ottobre 2015

L'educazione GENDER a scuola

Provo a riassumere il mio pensiero... dicono che scrivendo ci si riesce meglio! 

Come spiegavo qui, fin da piccola sono stata educata alla diversità. Sapevo cosa era un omosessuale e, sinceramente, non mi sono mai posta il problema della loro difficoltà per creare una famiglia. Copie eterosessuale che non possono avere figli trovano la loro strada, sia questa l'aiuto della medicina, sia l'adozione. Quindi, se ci ripenso con la mia mente bambina non ancora contagiata da tutto il male di questo mondo, il problema sembrava abbastanza facile da risolvere, no? Ecco la me bambina non sapeva che le leggi non permettono certe cose, violando la libertà di scelta personale delle persone per la loro sessualità, nascondendosi nel diritto dei bambini ad avere una crescita felice in una famiglia "normale". Ecco.... la famiglia. Come già detto qui la famiglia per me è AMORE.


Poi quei bambini che non hanno deciso dove nascere hanno l'obbligo di andare a scuola. Bambini tutti diversi, con famiglie diverse. Con una mamma e un papà, con fratelli e sorelle, che vivono solo con papà perchè la mamma non ce'è più... purtroppo, bambini che i loro genitori non gli conoscono ma che sono fortunati comunque perchè hanno trovato una famiglia che poteva e vola accogliergli, bambini felici che hanno due mamme, o due papà... e bambini, anche quelli, che vivono in comunità perchè il loro affido o la loro adozione non ha mai trovato l'ok di quelli che interpretano e fanno le leggi di cui parlavamo prima. 

Torniamo quindi a questa scuola dove si trovano a studiare e a giocare tutti questi bambini. E un luogo protetto, sicuro, dove ognuno può essere il bambino che è, con la famiglia che ha... oppure no? Bisogna avere una mamma e un papà per fare il lavoretto del giorno della mamma e del giorno del papà... bisogna fare la festa di Natale, anche se non tutti i bambini hanno nel loro calendario questa festività... bisogna avere l'ora di religione perché così è sempre stato e così sempre sarà... ma no! Non bisogna educare alla diversità perchè in essa si nasconde un qualcosa che potrebbe portare i nostri figli a... scusatemi non ho ancora capito dove.

Educazione alla effettività, educazione sessuale, omofobia, superamento degli stereotipi, relazione tra i generi: tutto questo "è", per chi ci crede, gender.

Io ho 3 figli, due femmine e un maschio. Io ho 3 figli: Lucia, Andrea e Angela. Io ho 3 figli. Per loro vorrei un futuro senza stereotipi. Vorrei che potessero decidere liberamente cosa fare nella vita, in accordo a quello che sentiranno ed sperimenteranno, chi ameranno, se piacerà loro di più l'arte oppure la matematica, gli uomini o le donne, il calcio oppure il cinema, studiare lingue e viaggiare oppure fermarsi nel loro paese perché è qui che si sentono a casa (se saranno fortunati a poter avere questa scelta). 

Vorrei che loro, vedendo la sofferenza altrui, sentissero qualcosa. Non fossero indifferenti e anzi, che lottassero per difendere la felicità di chiunque! Perché prima di maschio o femmina, di azzurro o rossa, di pisellino o patatina... prima di tutto questo NOI siamo ESSERE UMANI (con qualche eccezione). Noi non siamo solo ANIMALI che si riproducono, non viviamo solo di istinti. Noi siamo UMANI, pensiamo, ragioniamo. Ed è nella nostra umanità che si trova la differenza.

Essere UMANI vuol dire amare, soffrire, pensare, ragionare, discutere, non accontentarsi, crescere, studiare, accogliere le differenza, non essere insensibili alle sofferenze altrui, capire il mondo in cui viviamo, rispettarlo e cercare di migliorarlo. Per insegnare loro tutto questo non posso fare finta che la parte della UMANITÀ' diversa da me, con pregi e difetti, come me... non esista.