venerdì 17 aprile 2015

Io sapevo cosa era l'omosessualità

Oggi ho visto un video meraviglioso. L'ho condiviso su facebook. Un bambino che sorride solo quando si mette il suo vestitino. Discussione tra madre e padre. Lite a scuola. La mamma lo difende, il padre l'obbliga a vestirsi da maschio. Il bambino no sorride più, non mangia, va male a scuola. Alla fine, l'Amore che tutto può vince. Il padre va a prendere sui figlio a scuola... con un vestito. Sorridono insieme! 

Un video toccate, profondo, bello, che mi ha fatto piangere. 


Sono convinta che nelle nostre mani non ci sia solo il futuro dei nostri figli ma anche dei nostri nipoti e così via! Educando oggi i nostri figli insegniamo loro anche come crescere i loro, se ne avranno. Con questo pensiero ho la speranza che il gesto finale di questo padre nel video non sia nemmeno necessario perché non ci sarà nemmeno il rifiuto all'inizio.... Ognuno nel suo orto deve far crescere bene i semi. Oltre al proprio orto se ce la fa.... 

Io sono cresciuta parlando apertamente anche di omosessualità a casa e di questo sono oggi molto grata ai miei! Per me non è mai stato "diverso", sono sincera. Se mai non capivo come gli altri vedevano qualcosa di sbagliato nell'amore, qualsiasi quello fosse.

Avevo 16 anni quando l'insegnante di religione a scuola disse "a me fa proprio schifo vedere due donne baciarsi per strada". Io mi infuriai! Lui, che ci raccontava il segreti di confessione, che racconto di aver passato oltre un ragazzo che aveva vomitato una sabato sera. Quella volta, non riuscì a stare zitta e le rinfaccia che l'essere cristiano significava anche amare tutti, al di là dei loro gusti sessuali, e le disse anche che come prete doveva fermarsi a soccorrere il ragazzo, anche se ubriaco, perché aiutarlo dava prova di carità cristiana. Dopo di che ai miei genitori fu detto che "avevamo bisogno di un percorso di fede in famiglia". Questo mi allontanò per sempre dalla chiesa, solo per colpa di un prete maleducato e prepotente. 

Avevo 12 anni quando una copia gay venne a casa a cena. Un attore che fu ai tempi molto conosciuto (aveva lavorato con Almodovar ed era una persona squisita!) e il suo compagno. In realtà forse erano solo amici... ma erano tutti due gay. Mi ricordo bene quella cena. Una cena con gli amici di papà e mamma... musica, teatro, libri! Una serata tranquilla. Lui era malato di AIDS. Era il 1990. Pochi anni dopo morì. Io ricordo che era magro, molto magro. Si vedeva che non stava bene. Dalla notizia della sua morte nacquero in me molti pensieri. Sapevo cosa era l'AIDS che allora era una malattia solo di gay... Da questi pensieri dolorosi, nacque un piccolo racconto di Natale che presentai al concorso della scuola. 5 amici, tutti gay, affrontavano la notte di Natale, l'ultima per loro, tutti malati di una malattia ai tempi incurabile. Soli... ma insieme. Erano 5 perché 1 se n'era andato da poco... La storia finiva con la scelta di morire senza soffrire, tutti insieme. Vinse il premio ma... non mi lasciarono leggerlo davanti alla platea nella cerimonia di premiazione, come facevano tutti gli altri. E ne soffrì molto! Io volevo che i miei compagni, che si stupivano nel sentir parlare, allora, di 2 uomini che si amavano, sentissero... Volevo far capire loro che Amore è Amore. E che non ci sono differenze. Penso che tra di noi ci fosse ai tempi qualcuno che nascondeva il proprio essere. Penso che oggi sia fortunato a non dover nascondersi. Ma sono certa che ha sofferto. 

Ecco, io sono cresciuta non vedendo alcuna differenza. I miei compagni sono maturati, alcuni, per fortuna... E, se avranno figli, sicuramente cresceranno come sono cresciuta io, senza tabù. Almeno io mi auguro che così sia! 

Purtroppo, ieri come oggi, la mia educazione era quella diversa. Non era normale parlare apertamente di sesso, di omosessualità ecc con i propri genitori, al punto che un mio caro amico mi definì diversa. Mi disse: "Ana, tu non sei come le altre, anche solo per la mamma che hai sei diversa da tutti". Per me era ed è una cosa buona. A me piace essere così diversa, ne vado fiera!